La Narrazione Guidata in quanto “sistema logico-linguistico come supporto alle persone in lutto” viene presentato dal suo ideatore. L’articolo ha un carattere di prima informazione e ha lo scopo di rimandare ad approfondimenti.
Come si può trasformare il dolore di una perdita in un nuovo progetto di vita?
Come assistere una persona in lutto attraverso l’analisi condivisa del linguaggio orale e scritto? Come agevolare il processo di ricostruzione esistenziale di chi soffre?
La Narrazione Guidata è un approccio che utilizza il potere delle parole per accompagnare chi vive un lutto verso una nuova prospettiva di vita. Attraverso l’analisi condivisa di ciò che viene detto o scritto, questo metodo aiuta a scoprire nuove strade per affrontare il vuoto lasciato dalla perdita.
Al centro del metodo c’è l’attenzione al linguaggio: lo stile narrativo, le parole scelte, persino il modo in cui le frasi prendono forma.
Tutto questo diventa una chiave a favore del dolente per rileggere la propria esperienza, far emergere il significato che il defunto ha lasciato e trasformarlo in gesti, azioni e progetti concreti per il futuro.
In sintesi, di cosa si tratta?
Occorre premettere che la Narrazione Guidata offre al facilitatore/operatore particolari spunti per rendere la comunicazione con la persona in lutto non solo fluida ed empatica, ma soprattutto capace di produrre un cambiamento.
La narrazione di chi è in lutto va in una prima fase totalmente accolta incoraggiando la libera espressione del cordoglio, per poi richiedere gradatamente sottolineature e approfondimenti di determinati passaggi e particolari del racconto.
Gli interventi a voce o scritti di chi aiuta hanno lo scopo di produrre nuove e più specifiche riflessioni, sono quindi solitamente brevi, con inviti specifici, tendenti ad “aprire” ad altro più che a chiudere l’argomento, comunicati in maniera affettuosa e partecipe, ma al contempo lucida e razionale.
Nella Narrazione Guidata il linguaggio che ognuno utilizza è oggetto di particolare attenzione e riflessione: le parole che si usano per nominare il dolore e quindi per definirlo sono, o possono diventare, lo specchio del vissuto interiore/sociale, per cui, ad esempio ci si può soffermare e chiedere di chiarire meglio l’aggettivo usato, le espressioni ricorrenti, le metafore.
Negli incontri vis à vis tutte le dimensioni legate al linguaggio del corpo, dei riti e dei simboli sono parti connaturate alla narrazione.
Speciale attenzione va posta sulle azioni, intese come conseguenze alle verbalizzazioni, che chi è in lutto dovrebbe attivare: sono i gesti concreti, le scelte quotidiane della vita che preannunciano/indicano/sostengono/confermano un cambiamento avvenuto.
Guidare le narrazioni significa tenere sempre in considerazione che non si tratta solo di interessarsi e agire sul linguaggio, ma sollecitare chi soffre a riprendere contatto con la propria vita, consapevole che questo è quanto lo scomparso presumibilmente vorrebbe.
È possibile, così facendo, ottenere dal soggetto in lutto una riflessione più profonda, un’analisi psico-emotiva di ciò che gli sta accadendo, delle sue reazioni alla perdita, dei bisogni e delle necessità.
Si entra nella storia concreta, senza invasioni, senza forzature.
L’Associazione Maria Bianchi ha ideato un percorso formativo che offre gli strumenti e le competenze fondamentali per utilizzare la Narrazione Guidata nei contesti di relazione d’aiuto. Che si tratti di operatori della cura o di chi, in modo informale, si trova accanto a una persona in lutto, il corso insegna come fare del linguaggio un alleato, per sostenere e guidare chi soffre.
Bibliografia
Ferrari Nicola (a cura di), Cor-rispondenze: la comunicazione epistolare come modalità di sostegno alle persone in lutto, Ed. Narcissus Diritto d'Autore, Suzzara (MN), 2014, (pagg.42-54).
Ferrari Nicola e Tosi Franco, Narrazione guidata: un sistema logico - linguistico. Teoria e pratica di un modello d'intervento nelle situazioni di lutto, Diritto d’Autore Libri, Suzzara (MN), 2016.
Nicola Ferrari è ideatore della metodologia della Narrazione Guidata e formatore con una lunga esperienza a livello nazionale. Laureato con un Master in Assistenza psicologica al lutto naturale e traumatico presso l’Università di Padova, è responsabile scientifico dei servizi di supporto al lutto dell’Associazione Maria Bianchi.
Attraverso il suo lavoro si concentra sul creare strumenti pratici e accessibili per chi opera nel campo del lutto, con l’obiettivo di favorire percorsi di supporto che mettano al centro le potenzialità del linguaggio e della narrazione.
Nel 2000 ha avviato “Cor-rispondenze”, il primo servizio di supporto a distanza basato sulla scrittura via mail, sperimentando un approccio innovativo per affiancare le persone in lutto.
È autore di diversi libri sul tema dell’elaborazione del lutto, tra cui Narrazione Guidata, Cor-rispondenze, Ad occhi aperti e alcune opere autobiografiche come In terra straniera, Le rayon blanc e Amore della mamma.