Anche questo numero ospita una recensione scritta da Matilde, sei anni, insieme alla sua mamma Anna. Le stelle, leit motiv della letteratura per l’infanzia, sono fiori che ci ricordano i cari volati in una galassia lontana nello spazio, che ci lasciano doni preziosi.
La morte, in questo delizioso volume dall’insolito formato verticale, è un ritorno a un oceano di stelle, da cui la terra si vede lontana lontana, piccola, fragile, ma sulle cui montagne nascono preziosi fiori bianchi e stellati.
A me piace di questo libro l’immagine del prato fiorito e dello stambecco, perché è pieno di fiori. Non mi piace quando gli stambecchi combattono tra loro! Un’altra immagine che mi piace è la ghirlanda di fiori sul collo di Gerald.
Gerald è un animale gentile, mentre gli altri stambecchi non sono gentili. Lui fa le cose “brave”, per esempio ospita gli animaletti sul suo corno, esplora la montagna perché vuole scoprire cosa c’è lì sopra. Impara tante cose sui segreti della montagna. Va in giro da solo perché non vuole stare nel branco; poi ritorna, e insegna quei segreti agli altri.
Una notte, seguendo la luna arriva a una marea di stelle sulle quali salta per arrivare in alto; qui ci rimane, piange e dalla sua lacrima che cade sulla montagna nasce una stella alpina, un fiore che si trova solo in montagna.
Il suo regalo per gli altri stambecchi è il fiore a forma di stella, e il segreto per vivere bene nella natura della montagna.
Philip Giordano, Gerald, stambecco gentile, Lapis Edizioni, 2019
Anna Castellari Nata in Friuli, ha studiato traduzione e interpretazione all’università di Trieste, si è laureata in spagnolo con una tesi-traduzione di un libro per adolescenti, Violeta en el País de Nunca Jamás, di María Eleonora Sánchez Puyade, e si è trasferita a Milano per amor dei libri. Appena arrivata si è unita all’associazione Mille Gru e ha iniziato a muovere i primi passi nell’editoria per l’infanzia come redattrice e traduttrice. Dal 2016 insegna – presso la struttura carceraria di Bollate – francese e spagnolo nelle scuole superiori. Nella scuola tenta di applicare una didattica “umanistica” e umana, in cui l’alunno è al centro e l’insegnante è un suo accompagnatore nella conoscenza e nell’educazione. Per Mille Gru si occupa della parte editoriale per l’infanzia, rivede le bozze dei libri, cura i contenuti web e social, di laboratori con i bambini, nei centri di cura e nelle biblioteche.