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12 marelli

Félix Hugo Noblecilla Purizaga è uno dei più attivi ecopoeti dell’America Latina. Resosi conto di quanto sia importante il ruolo formativo e di sensibilizzazione che può svolgere l’ecopoesia, il suo impegno si è rivolto negli ultimi anni ai più piccoli. In calce all’intervista propone quattro ecopoesie per bambini.

Come e quando è iniziata la sua partecipazione al movimento di ecopoesia?

Prima ho iniziato con la narrativa: la mia prima pubblicazione, del 1990, si intitolava Cuentos ecológicos (“Racconti ecologici”, ndt) e consisteva solo in racconti. Uno di questi era El Cangrejo Ermitaño (“Il gambero eremita”, ndt) e Anemona marina (“Anemone di mare”, ndt). Il lavoro nell’ambito dell’ecopoesia lo iniziai nei primi anni duemila, e si è consolidato nel 2008, con una piccola pubblicazione di ecopoesie intitolata Espacio para el mañana (“Spazio per il domani”, ndt). Il lavoro si è consolidato ulteriormente quando, assieme ad altri poeti, ho fondato il movimento “Unión mondial de Poetas por la Vida”, POETAS UNIVA, nell’aprile 2009.
Ho continuato fino a oggi con piccole pubblicazioni, usando per lo più materiale di recupero in copertina e organizzando festival di ecopoesia e concorsi con partecipazioni di poeti di diversi paesi, specie dell’America Latina.

Qual è il contributo che può dare l’ecopoesia riguardo alla relazione tra uomo e natura?

 Il suo contributo è quello di generare conoscenza, coscienza e azione ambientale. Si tratta di una sfida. In genere, vediamo la poesia dal punto di vista della bellezza estetica della parola. In questo caso la sfida è quella di unire tale bellezza estetica al problema ambientale, o la caratteristica ecologica di una specie. Per esempio, attraverso la poesia possiamo descrivere una balena o una tartaruga marina, ma l’ecopoesia va oltre a questa descrizione: bisogna aggiungere le sue caratteristiche o relazioni ecologiche, per esempio le migrazioni, l’eco localizzazione e l’impatto delle attività umane, quali l’inquinamento da fuoriuscite di petrolio, la plastica, i rumori estranei che producono le imbarcazioni e le esplorazioni marine, l’invasione delle spiagge eccetera.

Includere tutto questo in una ecopoesia è una vera sfida che molti poeti stanno affrontando. Siamo pochi, ma stiamo crescendo. Come ho detto in una pubblicazione sulle intelligenze multiple, l’ecopoesia richiede la padronanza dell’intelligenza linguistica e dell’intelligenza naturalistica.

Uno dei miei obiettivi è quello di arrivare ai bambini, e per questo ho scritto alcune ecopoesie per quel pubblico. Qui ne presento due: nella prima vediamo come un elemento urbano di utilizzo quotidiano nelle caso arriva fino al mare e causa un grande impatto nella biodiversità, in questo caso una tartaruga marina. Nella seconda si parla di un fenomeno atmosferico. In entrambi i casi il proposito è che i bambini possano comprendere che alcuni prodotti e attività umane causano danni alla natura.

Qual è il principio di ecopoesia che sente davvero suo? Perché?

È difficile parlare di principi propri, perché non conosco molto dell’ecopoesia in altre latitudini quali Europa, Stati Uniti o Asia. Ma posso dire che vedo varie pubblicazioni dire di essere di ecopoesia solo perché il testo creato si riferisce a un paesaggio, a un fiume, al mare, a una specie naturale eccetera. In questo caso sento che ho dato questa prospettiva di integrazione tra l’ispirazione poetica e la scienza ecologica, con le caratteristiche biologiche e la problematica ambientale, e anche il fatto di portare questa corrente letteraria al mondo dell’infanzia, che mi sembra fondamentale, come ho già detto.

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La bolsa de plástico

Junto al pan de la mañana
una bolsa plástica llegó
y en un tris
volando salió,
vuela que vuela
al mar llegó
y confundida entre las algas
una tortuga la comió,
pobre tortuguita
de fuertes dolores
muy pronto murió.

La borsa di plastica

Assieme al pane della mattina
una borsa di plastica è arrivata
e in un batter d’occhio
volando è uscita
vola vola
al mare è arrivata
confusa tra le alghe
una tartaruga l’ha mangiata
povera tartarughina
molto presto tra i dolori
è morta.

La tristeza de la luna

De la basura quemada
una oscura nube salió,
volando hasta el cielo
la cara de la luna,
toda la cubrió.

Ahora mi triste amiga
llora como ninguna
porque no se puede ver
en el espejo de la laguna

La tristezza della luna

Dalla spazzatura bruciata
una nera nuvola è uscita,
volando fino al cielo
il volto della luna
l’ha coperto tutto.

Ora la mia triste amica
piange come non mai
perché non può vedersi
nello specchio della laguna.

Hoy

Hoy es un día especial
para abrir jaulas
y echar a volar sueños,
para plantar un árbol
y pintar de verde el horizonte.

Hoy es el gran día
para unirnos al coro
de los que protestan
contra los que manchan el cielo,
ensucian las aguas
y quiebran la alegría del mañana

Hoy es un día especial
para regalar una buena acción
a nuestros hijos,
al planeta.

Oggi

Oggi è un giorno speciale
per aprire gabbie
e mandare in volo i sogni,
per piantare un albero
e dipingere di verde l’orizzonte.

Oggi è un gran giorno
per unirci al coro
di quelli che protestano
contro chi macchia il cielo,
sporca le acque
e rovinano l’allegria del domani.

Oggi è un giorno speciale
per regalare una buona azione
ai nostri figli,
al pianeta.

Poema para que siempre nos amemos

La tierra se hizo
para que crezcan
las plantas
y no el odio;
para que corren
los ríos
y no la miseria;
para que florezca el amor
y aquí estamos
tu y yo.

Poesia perché ci amiamo sempre

La terra è stata fatta
perché crescano
piante
non odio;
perché corrano
fiumi
non miseria;
perché fiorisca l’amore
e qui siamo
tu e io.

§ 

A cura di Dome Bulfaro e Patrizia Gioia.
Traduzioni di Anna Castellari.

Alcune ecopoesie dell’autore sono state pubblicate nella rivista online dal poeta italiano Massimo D’Arcangelo, si possono leggere a questo indirizzo.

 


Felix Hugo Noblecilla PurizagaFelix Hugo Noblecilla Purizaga (Tumbes, 1958), ecopoeta e scrittore peruviano, docente di sicenze naturali.
Ha pubblicato Creaciones literarias ecológicas (1990), El sueño del cocodrilo. Narraciones y poemas de autores de Tumbes (1998), La ecología de Tumbes (1995), Fábulas Tumbesinas (2006), Espacio para el mañana. Ecopoesia (2009).
È fondatore e organizzatore del Festival Mundial de Ecopoesía, giunto nel 2020 alla XII edizione.

» La sua scheda personale.