L’articolo racconta il laboratorio "L'acchiapparicordi" rivolto a familiari, addetti ai lavori ed, eventualmente, malati affetti da Alzheimer, tenuto all’Alzheimer Fest 2022, da tre componenti della redazione di Poetry Therapy Italia, i quali hanno fatto conoscere e messo in pratica alcune tecniche di poesiaterapia sviluppate nell’Alzheimer’s Poetry Project (APP) di Gary Glazner
Ci disponiamo in cerchio. I partecipanti sono una dozzina. Noi, Dome Bulfaro, Simonetta De Donatis e Paolo Maria Manzalini, ci siamo sentiamo particolarmente fortunati perché il gruppo di partecipanti attivi è composto da diversi familiari di malati di Alzheimer, la dottoressa geriatra Daniela Morabito – organizzatrice del Caffè Alzheimer a Omegna (VB) – e le poetesse Giusi Quarenghi, Vivian Lamarque e Franca Grisoni.
Con il laboratorio Acchiapparicordi vogliamo mostrare come coltivare la memoria a breve termine e aiutare ad attingere ai ricordi della memoria a lungo termine, suscitando emozioni nei partecipanti a partire da ricordi poetici del periodo dell’infanzia, tenuti vivi e chiari grazie a profondi e radicati legami affettivi.
Vogliamo mostrare come si può, a partire da versi di poesie e strofe di canzoni imparate a memoria nel periodo dell’infanzia, preadolescenza e adolescenza, costruire un percorso di poesiaterapia con persone affette da Alzheimer e altre forme di deperimento cognitivo.
La lettura dal vivo partecipata e inclusiva, tipica dei laboratori di poesiaterapia con malati di Alzheimer, è finalizzata alla condivisione di alcune tecniche messe a punto nell'Alzheimer’s Poetry Project (APP) di Gary Glazner, per stabilire un contatto attivo con i partecipanti e immergerli nell’evento dal vivo, dando loro un senso di realizzazione.
Il laboratorio si è strutturato in cinque parti:
1- Stimolo con lettura da parte di Domenico Bulfaro e di Simonetta De Donatis di poesie di autori famosi che possono essere state lette o apprese a memoria nel periodo dell’infanzia.
2- Raccolta di ricordi d’infanzia dei partecipanti e, se possibile, recitazione condivisa con il gruppo, a memoria, dei versi di poesia o canzoni ricordati.
3- Confronto di gruppo sul ricordo evocato
4- La tecnica della chiamata e risposta (o antifonia), paratesto tipico dell’approccio di Glazner.
5- Poesia collaborativa di chiusura per saldare e fissare nella memoria affettiva questa esperienza laboratoriale di gruppo.
Le poesie con le quali è stato aperto l’incontro sono state “Rio Bo” di Aldo Palazzeschi e “Che dice la pioggerellina di marzo?” di Angiolo Silvio Novaro. In seguito, la maggior parte dei presenti ha iniziato a condividere poesie e filastrocche imparate a scuola, fiabe (“La bella addormentata nel bosco” ricordata più per i colori del cartone animato della Disney che per la storia in sé), canzoni (la “Casetta in Canadà”, “Una sera ci incontrammo”, “Il pescatore” la sigla del cartone animato sui Pokémon…), proverbi (in italiano e in dialetto). Tra i tanti testi condivisi, vogliamo ricordare la seguente poesia di Aldo Palazzeschi:
Una casina di cristallo di Aldo Palazzeschi
Io sogno una casina di cristallo
proprio nel mezzo della città,
nel folto dell'abitato.
Una casina semplice, modesta,
piccolina, piccolina,
tre stanzette e la cucina.
Una casina
come un qualunque mortale
può possedere,
che di straordinario non abbia niente,
ma che sia tutta trasparente:
di cristallo.
Si veda bene dai quattro lati la via
e di sopra bene il cielo
e che sia tutta mia.
La persona che l’ha ricordata, ha raccontato di un problema di salute che l’affliggeva durante l’infanzia e la costringeva a stare chiusa in casa. Il suo sogno era, quindi, di poter vivere tra pareti trasparenti; così sentiva scritte per lei le parole della poesia, che le davano speranza.
La poesia collaborativa finale, nata da uno spunto di Dome Bulfaro, ha portato con sé gli echi delle parole che hanno tracciato il cammino dell’incontro, infanzia, casa, mamma, legate dal ritmo della rima; rima che, con il tempo, qualcuno, più coraggioso, ha cominciato anche a modificare, trasportandoci dalla “Casetta in Canadà” alla forma delle nuvole nel cielo.
Non tutti i presenti sono riusciti ad aprirsi fin dalle prime fasi, ma, man mano che l’incontro procedeva, anche i più timidi hanno cominciato a partecipare e, alla fine, tutti hanno preso parte alla poesia collaborativa.
L’acchiapparicordi (e pure qualche sogno), laboratorio ideato e condotto da Dome Bulfaro, con l’ausilio di Simonetta De Donatis e Paolo Maria Manzalini. Il laboratorio si è svolto a Firenze, Domenica 11 settembre 2022, durante l’ “Alzheimer Fest” - Sesta edizione, manifestazione a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Alzheimer Fest, con la regia ideativa e organizzativa di Franca Grisoni.
Dome Bulfaro (1971) poeta, performer, artista visivo, editore, docente di Poesiaterapia e formatore, si dedica alla poesia (di cui si sente un servitore) e all’arte ogni giorno dell’anno. È uno degli autori italiani più attivi e decisivi nel divulgare e promuovere la poesia performativa ed è il principale divulgatore in Italia della Poetry Therapy/Poesiaterapia.
Ha fondato ed è direttore di Poetry Therapy Italia (2020), rivista di riferimento della Poesiaterapia italiana. Ha fondato e dirige (con Simona Cesana) PoesiaPresente – Scuola di Poesia (2020, Monza), prima scuola italiana di poesia performativa, scrittura poetica e poesiaterapia, prima in Italia a proporre corsi di formazione per Facilitatori/ici in Poesiaterapia.
Dal settembre del 2024 fa parte del board del Journal of Poetry Therapy (USA); nell’ottobre 2024 ha preso parte alla 1st European Biblio/Poetry Therapy conference 2024 (Budapest) come referente per la Poesiaterapia italiana.
(Foto Giuseppe Ruscigno)
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Simonetta De Donatis, facilitatrice di primo livello in Poesiaterapia, socia dell’Associazione Mille Gru, segue dal 2013 i corsi di poesia di Dome Bulfaro ed è una dei componenti dei cori poetici: CoroDiVerso e Rimembrilli. Caporedattrice della rivista Poetry Therapy Italia e realizza laboratori di poesiaterapia che spaziano dalla scrittura kintsugi®, al massaggio poetico per adulti e bambini.
Paolo Maria Manzalini (Napoli 1963) medico, psicologo clinico, psicoterapeuta si occupa di cura e riabilitazione psichiatrica dal 1992, prima in contesti residenziali e da dieci anni in contesti territoriali. Attualmente Responsabile della Struttura Semplice dell’Area Territoriale Psichiatrica della ASST di Vimercate. Promotore con l’Equipe del CPS di Vimercate della rassegna Far Rumore – Azioni per la salute mentale. Da sempre attento alla parola come fondamento dell’incontro e della comunicazione tra gli umani, negli ultimi cinque anni ha ripreso ad approfondire l’espressione teatrale e ha preso parte alla edizione 2017-18 del Corso di TeatroPoesia condotto da Domenico Bulfaro presso il Teatro Binario 7 di Monza. Responsabile Comitato Scientifico di Lì sei vero – Festival Nazionale di Teatro e Disabilità.
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