Sara Della Giovampaola e Gabriele Marciano sono i due psicologi che apprendono e applicano dal luminare Vezio Ruggieri quello che, a oggi, è l’approccio alla poesiaterapia più significativo: quello a orientamento psicofisiologico.
Il master triennale di arti-terapie dell'associazione AEPCIS (Associazione Europea Psicofisiologi Clinici per l’Integrazione Sociale) nasce a Roma, nel 2002, quale conseguenza naturale dell'originale e profondo approccio di Vezio Ruggieri (professore di Psicofisiologia Clinica presso l'Università La Sapienza di Roma) alla clinica e alla riabilitazione. L'approccio suddetto, fondato sulle acquisizioni della psicofisiologia, è in grado di porsi come "metamodello", integrando altri approcci quali letture di piani diversi dell'architettura psichica e biologica dell'essere umano. L'esperienza artistica, in Ruggieri, è al centro del processo terapeutico, perché da essa scaturisce una forma sensibile (che permette l'osservazione della stessa, da una distanza estetica e narrativa, e la sua trasformazione attiva), che non può non essere parte del proprio sé e suo specchio fenomenologico.
Il master nasce con un bagaglio teorico forte (l'approccio psicofisiologico integrato, esposto in numerose pubblicazioni) e una mole importante, attraverso i decenni, di sperimentazioni cliniche ed esperienze laboratoriali, avvenute in ambito universitario, in seminari e incontri informali, di dibattito scientifico con i collaboratori, oltre che con gli studenti. All'interno di queste esperienze, si è lavorato e ragionato sulle arti in generale e, per quanto interessa la poetry therapy, sulla parola, sul verso, sulla poesia. All'interno dell’approccio psicofisiologico, infatti, il linguaggio acquista un ruolo nodale, come funzione che nasce dall’esperienza corporea, non solo per il suo coinvolgimento con l’apparato fonatorio e uditivo, ma anche sul piano dell’esperienza semantica. Significato e articolazione del suono avrebbero cioè una matrice comune nel corpo e nella sua rappresentazione mentale. In quest’ottica la poesia diventa strumento di esperienza psicofisica sia in ricezione, da parte dei lettori/ascoltatori, sia in produzione nel senso operativo e creativo.
Parola dunque, in accordo all'immaginario scientifico, quale evento dotato di senso ma, ancora prima, sonoro, spaziale, espressivo, che fiorisce dal corpo, che assume i suoi connotati come conseguenza dell'organizzazione delle tensioni corporee, e che si dà come evento radicato nell'identità, nella dinamica circolare centro-periferia, fra immaginario e postura. La poesia, ancora, quale forma sensibile dell'organizzazione identitaria dell'individuo e caratterizzata dall'inestricabile fusione fra gli elementi semantici e quelli sensibili, e dall'estrema condensazione e sintesi fra enunciato e immagine, diventa porta di accesso privilegiata all'Io, rivelatrice del suo porsi a se stesso e al mondo.
Sara Della Giovampaola e Gabriele Marciano, già laureandi e collaboratori presso la cattedra di Vezio Ruggieri, sono gli allievi che si sono dedicati allo sviluppo della poesiaterapia all'interno del master, ognuno proponendo un proprio approccio teorico-clinico frutto anche delle proprie riflessioni teoriche, ma condividendo le stesse radici ideologico-scientifiche, che attingono alla teorizzazione del maestro e alla continua e comune sperimentazione clinica.
Il master di artiterapie dell'AEPCIS prevede, oltre ai corsi dei singoli docenti nelle loro discipline, anche lezioni interdisciplinari, condotte congiuntamente da due docenti. Qui i linguaggi e le tecniche si ibridano, si innervano reciprocamente e da ciò scaturisce una notevole forza propulsiva, che permette ulteriori sviluppi. Alcuni esempi: poesia e pittura, poesia e narrazione (tenuto dai due collaboratori citati), poesia e danza, dalla quale è tratto il lavoro di Sara Della Giovampaola sul tema dell'evoluzione spirituale nella narrazione dantesca, intitolato La discesa agli inferi e l’elevazione spirituale: un viaggio psicofisiologico dalla pesantezza alla leggerezza.
La scuola di Vezio Ruggieri.
La Poesiaterapia ad Orientamento Psicofisiologico nel corso triennale di artiterapie dell'AEPCIS (Roma)
Sara Della Giovampaola, psicologa, docente di psicofisiologia psicodinamica e di narrazione e poesia-terapia presso il Master di Arti-terapie ad orientamento psicofisiologico di Roma, svolge attività clinica applicando le tecniche riabilitative Psicofisiologiche. Ha pubblicato con Vezio Ruggieri Il collo e le sue rughe (Edup, Roma 2002); Il trattamento psicofisiologico in Psicologia e Riabilitazione (E.U.R., Roma 2004); La condizione esistenziale nella terza età: un approccio psicofisiologico e arte-terapico (E.U.R., Roma, 2008).
Gabriele Marciano, Psicologo e psicoterapeuta, lavora in un servizio territoriale della ASL, dove inizia, a partire dal 1994, a condurre gruppi di poetizzazione con adolescenti. Dal 2002 è docente presso il master triennale di arte-terapia dell’AEPCIS, Roma, per il corso di poesia-terapia.
Poeta e musicista, scrive numerosi articoli e saggi su psicologia clinica, estetica, poesia e arte-terapia e, nel 2019, pubblica il libro Sguardo Forma Verità (lettura interdisciplinare del rapporto tra forma e contenuto), per le Edizioni Universitarie Romane.
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