Poetry Therapy Italia

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“Offrire all’esterno questa conoscenza diretta della comunità dall’interno, attraverso le coraggiose testimonianze di chi affronta tutti i giorni in comunità le conseguenze della tossicodipendenza”, questo in sintesi  il focus del libro: la struttura è un laboratorio autobiografico in cui i pazienti – nove maschi – di un centro per riabilitazione da tossicodipendenza si raccontano. Sembra poca cosa, ma bisogna avere la pazienza di scoprire un piccolo tesoro passo passo. Le storie messe su carta prendono una forza e una capacità di cura impensabili. Soprattutto perché non ci sono teorie, ma le esperienze vive delle persone in presa diretta: è la sensibilità di chi vive il dramma a condurre il lettore nei processi individuali.

Luca Buonaguidi e Francesca Gori, entrambi psicologi, hanno seguito l’uso terapeutico della scrittura autobiografica come sostenuto da George W. Pennebaker, per cui costruire storie permette di vivere in prima persona una risoluzione di traumi che, prendendo gradualmente senso, diventano psicologicamente sostenibili.

Le tappe sono nove:

  1. Flashback,
  2. La lettera mai scritta,
  3. Quotidiana(mente),
  4. Il Giorno della Marmotta,
  5. L’eco dei dettagli – Nella natura,
  6. Lettera a me stesso,
  7. L’eco dei dettagli – In città,
  8. L’eco dei dettagli – In comunità,
  9. Ritorno al futuro.

Bonaguidi Gori Isola che c èEsse mirano a svelare il forziere di fatti ed emozioni dei partecipanti e a dipanare ciò che era in ombra per scoprirne le potenzialità latenti. A sostegno vengono anche cinema e fotografia, con le loro immagini e la loro capacità di bloccare in un istante uno stato d’animo, un mondo interiore che può diventare finestra positiva verso una nuova vita.

La bella copertina, col volto di un uomo che emerge come un’isola dal mare, sta proprio a significare quanta vita scaturisce dalla presa di coscienza su di sé e sul proprio cammino: come un terreno su cui poggiare che sembrava sepolto nelle profondità del buio e che invece sale a guardare il cielo con occhi nuovi e carichi di esperienza.

La parola è protagonista del vissuto, ne fa da trama, quasi architettura di piloni, travi e contrafforti. Le relazioni – prima conflittuali e distorte – ritrovano vie interrotte, gli sguardi persi ritoccano i volti di chi ci sta accanto.

Un bel libretto per vedere dal vivo come la parola che cura serve davvero alle persone e come esse stesse capiscano quanto della loro identità sia fatto di parole “buone”, che vanno dette e condivise.

“L’isola che c’è. Un laboratorio autobiografico in comunità”, a cura di Luca Buonaguidi e Francesca Gori - 2019 SassiScritti Associazione Culturale

 


 

giacomo nucciGiacomo Nucci insegna lettere alla scuola secondaria di 1° grado dopo la laurea in Lettere Classiche in Statale di Milano. Dal 2009 fa teatro e dal 2013 teatro-poesia, sotto la guida di Dome Bulfaro. Ha pubblicato una raccolta di poesie, Sabbie e sorgenti, nel 2013 con Steber Edizioni. Dal 2017 è membro del gruppo editoriale e di ricerca Millegru, con cui ha pubblicato Così va molto meglio. Nuove pratiche di Poetry Therapy e con cui pratica poesia ad alta voce, laboratori per bimbi, massaggio poetico con donne incinte e con adulti.
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