Da quando il 21 marzo 2023, nella giornata della poesia, Guglielmini e Bulfaro, per la prima volta sulla 27esima ora del Corriere della Sera online, hanno pubblicato Il Manifesto dei Colpitori, sono stati tanti gli articoli e le riflessioni nate sul Manifesto e sulle problematiche che questo testo solleva e sfida.
Qui pubblichiamo Il Manifesto dei Colpitori in versione integrale, sia in lingua italiana che in inglese.
Milano, 2 febbraio 2023
I COLPITORI
Il manifesto
Io sono la mia specie,
la sua furia,
è ora di restituire
in anni o in millisecondi
i pugni che ci hanno svegliato
Federica Guglielmini
1- Difendiamo e colpiamo!
Nasciamo come forma di difesa in reazione a questa società liquefatta a cui serve tracciare nella terra i propri ring. Ci ribelliamo al degrado sociale, culturale e umano, a cui assistiamo e siamo sottoposti. Mai saremo schiavi degli algoritmi. Useremo il pregiudizio, il prevedibile e il pre-stante come nostro sacco. La macchina veloce, senza freni, tritacarne, propria di questa epoca, va sfidata, portata sul quadrato e battuta per KO!
2- Difendiamo e colpiamo!
Alziamo la guardia e la voce decisi ad aprire un varco nell’arrocco di un’idea di letteratura a fine carriera. Una poesia o un'opera d'arte, come un libro o un quadro, altro non sono che un ring sul quale salire, entrare e mostrarsi nudi fino al midollo, celebrando e proteggendo nel corpo a corpo ciò che vuole restare e non svanire, senza il timore di svanire se nulla vale la pena che resti.
3- Difendiamo e colpiamo!
Noi abbiamo fatto nostro il sudore e la miniera del pugile, la sua capacità di “coltivare il dolore a favore di un progetto di vita” (Oates). La preparazione, l’iniziazione e l’ascesi del boxeur, rappresentano il nostro codice etico e pedagogico alla formazione e all'educazione dei giovani, oggi come tutti noi troppe volte manipolati da una tecnologia sempre più disumanizzante.
4- Difendiamo e colpiamo!
Per elevarci anche quando ci abbassiamo e schiviamo, per avanzare anche quando indietreggiamo, per trovare la forza proprio quando crediamo di non averne più, con la volontà di portare tutte le linee dei nostri colpi oltre ogni confine dell’essere.
5- Difendiamo e colpiamo!
Ogni volta che il luogo comune tramanda stereotipi, allatta la mediocrità, contagia il sapere. Noi difendiamo il luogo comune solo se si fa luogo costruttore di comunità di essere umani che sanno fare quadrato. Il pugno e il pugile sono la nostra metafora: nel pugno stringiamo ideali, nel pugile riconosciamo la koinè, l'archetipo. La sua antica sapienza nel canalizzare l’energia emotiva grezza in un gesto atletico ed estetico, ci mostra quanto il pugile possa essere assurto a modello che ci sprona a ridestare quel pugile che abita in tutti noi.
6- Difendiamo e colpiamo!
L’incontro con il pugile interiore, il suo processo nobilitante, ci riscaldano il pensiero, gli animi, l'arte e l’impegno per questa impresa. Il cammino evolutivo del pugile è cultura dell'uomo che sa vincere, sa perdere e a conclusione di ogni incontro sa abbracciare l’altro, suo sfidante senza il quale sarebbe impossibile combattere i propri limiti. I limiti della metafora del pugile e del pugilato ci insegnano a guardarci anche alle spalle per incontrare tutte le nostre ombre.
7- Difendiamo e colpiamo!
Vogliamo stare all'angolo del nostro tempo e non soltanto al centro, al pari del right man, il medico che sa vedere le ferite più difficili da curare: quelle che non si vedono; come i maestri delle palestre-gymnasium di periferia, che sanno operare come chirurghi a cuore aperto sulle ferite delle città; che sanno insegnare come fendere per ricucire, come rinunciare per ottenere, come proteggersi per non cadere, come rialzarsi quando si cade e si va al tappeto.
8- Difendiamo e colpiamo!
Come un pugile e il suo gancio! Eroico ed impavido in grado di sovvertire ogni pronostico, per interrogarci ancora una volta su chi siamo, dove andiamo e cosa lasceremo. Siamo alle corde, dove gli uomini e le donne rinascono.
9- Difendiamo e colpiamo!
Ė sempre una questione di tempo: alla letteratura e alle arti le loro cinture e cicatrici. Siamo pronti a ogni combinazione, tenendo unito il sacro col profano, l’alto e il basso, perché senza il gioco di piedi e gambe, le braccia non potrebbero colpire con la massima forza-potenza; a nulla servirebbero forza e potenza se non si usasse la testa; nulla potrebbe la testa senza cuore e consapevolezza.
10- Difendiamo e colpiamo!
Questo manifesto è un conteggio arbitrale, per noi, per voi!
Ogni punto è un secondo scoccato dalle nostre dieci dita. Fuori i secondi, dunque, è tempo che ogni generazione salga sul ring con coraggio, è tempo che la campana della ri-evoluzione culturale suoni. Che l’incontro abbia inizio.
Siamo colpitori
siamo pugili
siamo poeti
siamo artisti
siamo docenti
siamo discenti
siamo pedagoghi
siamo umani.
Siamo Dome “Keating” Bulfaro e Federica Guglielmini scrittori di questo Manifesto
e i firmatari
Renato “chirurgo” De Donato
Riccardo Mauri
Mario Ireneo Sturla
Federica “Pulzella” Guglielmini e Dome “Keating” Bulfaro, foto di Beatrice Corsini, 2023
Pubblicazioni dei Colpitori avvenute prima della pubblicazione del Manifesto
La poesia è boxe, la boxe è poesia. Intervista a Dome Bulfaro, “La Balena Bianca” di Federica Guglielmini
Il ring del poeteur, il poeta boxeur (primo round) | NAZIONE INDIANA di Bulfaro & Guglielmini
Essere italiani, essere pugili, essere umani (secondo round) | NAZIONE INDIANA di Bulfaro & Guglielmini
La penna nei guantoni. Per lasciare un segno in quattro domande | NAZIONE INDIANA (terzo round) di Bulfaro & Guglielmini
Io sono pugile - un incontro fra letteratura e pugilato - Radici Digitali di Federica Guglielmini
Pugilato: una pratica civilmente selvaggia - Poetry Therapy Italia di Renato De Donato
Pubblicazione de I Colpitori. Il Manifesto. Corriere della Sera 27^ ora
https://27esimaora.corriere.it/23_marzo_21/manifesto-colpitori-sport-boxe-ae7ced48-c70b-11ed-b36c-2a3973ff88c4.shtml
13 novembre 2023 tutto Il Manifesto dei Colpitori in radio
Elisa Longo, poetessa, ha montato la lettura del Manifesto dei Colpitori da parte di Dome Bulfaro nella puntata #3 di Vocale, programma radiofonico di poesia contemporanea da lei curato per Radio Fango.
COMUNICATO STAMPA MARZO 2023
I COLPITORI
Si sono chiamati I Colpitori e stanno dando vita a nuovo movimento poetico-sportivo, artistico e sociale, che vuole mettere KO il “degrado sociale, culturale e umano, a cui assistiamo e siamo sottoposti” ogni giorno. Lo affermano sul loro “Manifesto dei Colpitori”, scritto il 2 febbraio del 2023 a Milano, i due principali artefici, Federica Guglielmini e Dome “Keating” Bulfaro, entrambi poeti e appassionati di boxe. Nel loro Manifesto dei Colpitori, pubblicato 114 anni dopo quello del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, scrivono in apertura “1- Difendiamo e colpiamo! Nasciamo come forma di difesa in reazione a questa società liquefatta a cui serve tracciare nella terra i propri ring. (...)”.
Il movimento dei Colpitori ha una forma diversa da quella dei Futuristi: tra le fila dei Colpitori non ci sono solo poeti e artisti, ma anche pugili, docenti, discenti, pedagoghi… e cioè quella società che non ha paura di ri-disegnare se stessa favorendo “l’incontro con il pugile interiore, il suo processo nobilitante” perché “il cammino evolutivo del pugile è cultura dell'uomo che sa vincere, sa perdere e a conclusione di ogni incontro sa abbracciare l’altro (...)”. Si tratta di un movimento, laico e apartitico, come lo è il suo Manifesto. I Colpitori desiderano, come l’allenatore e il cutman, stare all'angolo di questa generazione portando in scena, in dibattito, in sfida, sui giornali, nei salotti culturali, nelle scuole, fra le arti, il messaggio pugilistico come fonte di ispirazione e di riflessione della nostra contemporaneità. Considerano il ring un luogo di incontro dentro il quale specchiarsi, un luogo necessario per affrontare i colpi che la società porta senza regole. Il Manifesto dei Colpitori si compone di 10 punti, 10 come il conteggio arbitrale, 10 sono i colpi per risvegliare la nostra coscienza collettiva, 10 i colpi per divulgare l'icona contemporanea del pugile, come simbolo valoriale da riscoprire più vicino a noi di quanto il pregiudizio storico voglia farci credere. ‘I colpi’ che vogliono portare sono come quelli di un fabbro dentro la sua antica officina, sono colpi che desiderano lasciare il segno e ci sappiano in-segnare (segnarci dentro).
La data e il luogo del debutto ufficiale del Manifesto dei Colpitori hanno avuto un valore simbolico. Come luogo hanno scelto il blog femminile 27esima ora del Corriere della Sera, dato che uno dei temi centrali è quello di smontare i pregiudizi sulle donne; come data hanno scelto il 21 marzo (2023), primo giorno di primavera e Giornata Mondiale della Poesia. Già diverse palestre dove si insegna a boxare hanno stampato e pubblicato il Manifesto dei Colpitori. L'impresa dei Colpitori, inoltre, è già stata citata nelle testate giornalistiche: Repubblica, Il Foglio, Tutto Sport, Rai Buongiorno Regione, Milano Today, Il Fatto Quotidiano, la Gazzetta del Mezzogiorno, Alley Oop (Sole 24ore), Il Sole 24 ore, La nuova Provincia (Asti); e sono in calendario interviste con altre testate e reti tv.
Gli altri tre fondatori di questo movimento nato a partire di un desiderio-sogno della Guglielmini, sono l’ex campione italiano di boxe Renato “Chirurgo” De Donato, il Docente di Specializzazione in Medicina dello Sport Mario Ireneo Sturla, l’autore comico Riccardo C. Mauri, autore nel 2021 di Non fate arrabbiare Petra, romanzo per ragazzi che parla di adolescenza e pugilato al femminile. Dopo l’uscita dei Manifesto si sono uniti al gruppo altri due Colpitori: l'illustratore Mauro Cicarè e il docente Michele Carrieri.
Il Manifesto è stato tradotto in inglese per dare da subito al movimento un respiro anche internazionale. “la metafora del boxeur” per leggere i punti deboli del mondo, andando a scovare risorse interiori impensabili, vogliamo scrivere canzoni sulla boxe, suggestionare artisti di ogni tipo nel creare nuove opere sul pugilato e sul suo immaginario.
Numerose sono le palestre in tutta Italia che, stimolate dall’azione culturale dei Colpitori, si stanno mobilitando per creare angoli dedicati alla letteratura pugilistica (e non solo), all'interno delle loro sedi per investire nella cultura della boxe. Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale che si muove per ritessere l'amore verso la nobile arte e coltivare i suoi valori indispensabili di rispetto sociale, valori che con urgenza sono da riscoprire.
Inoltre i Colpitori si stanno relazionando con gli psicologi dell'Associazione Piperà, Simona Bianco e Armando Toscano che si occupano di riqualificazione di quartiere e di psicologia di comunità intesa come collettività, come territorio abitato a favore del benessere urbano e sociale. I professionisti della cura riconoscano il valore educativo del pugilato, delle sue potenzialità nella prevenzione del degrado relazionale nei quartieri, nelle città e nelle sue periferie. Lì, dove le ferite non si vedono o, peggio, non si vogliono vedere, è dove i Colpitori vogliono andare. Lì è dove ci aspettano.
Milan, 2 February 2023
THE COLPITORI MANIFEST
I am my own species
and its fury,
Over years or just a millisecond,
It is time to punch back and wake them up.
Federica Guglielmini
- Guard and punch!
We are born out of the need to defend ourselves against a liquid and liquefied society, willing to trace its ring in the dirt. We are forced to face social, cultural and human decay, and must rebel against it. We shall never be enslaved to the algorithm. The heavy bag that we punch against will be built out of the prejudiced, the predictable, the pre-existent. We shall challenge the running engine of our time, the ever-moving meat grinder, bring it on the ring with us and knock it out!
- Guard and punch!
We shall keep our guards up and raise our voices, ready to smash into the sheltered castle of an old and retired traditional literature. The act of creation, whether it leads to a poem, a book or a painting, is equal to stepping onto a ring and baring ourselves to the core in a celebratory hand-to-hand combat, aimed at protecting what is permanent and durable, without fear of dissolving and disappearing if there is nothing worth saving.
- Guard and punch!
We went deep down into the trenches and shared in the sweat and hard work of the boxers, their ability to “nurture the pain to sustain life” (Oates). The training, initiation and empowerment of the boxer are the foundation of our ethics, the roadmap of an educational pathway for young minds, who, as many of us, too often fall victim to mind-numbing and dehumanizing technology.
- Guard and punch!
To rise, even when we crouch and parry. To move forward, even when we step back. To find our inner strength, just when we thought we had given it all. To punch forward and overcome every barrier and every limit of our own being.
- Guard and punch!
Stereotypes, passed down through ignorance and clichés, feed mediocrity and infect knowledge. We will defend the “common place” only when it is laid as the foundation of a “community place”, a space where humans are able to stand together in close ranks. The boxer and the punch represent our symbols and icons: the boxer is our common ancestor, the archetypal man, and in their punch are carried values and ideals. The ancient wisdom of the boxer enables them to channel raw, emotional energy into a deeply aesthetic and athletic gesture. To hold them as a model and an example will incite us to awaken the spirit of the boxer living inside our soul.
- Guard and punch!
To meet the inner boxer and enter into this ennobling process will warm our thoughts and souls, rekindling the commitment and artistic momentum of our mission. The path that the boxer walks toward evolution is built on the basic values of human society. The boxer is someone who has the grace to both win and lose, to hug his opponent at the end of the match, for they know that without the other person it would be impossible to challenge our own limits.
- Guard and punch!
Ours is not just the centre position, we don’t just want to be within our time, but also on the outside. We want to be the “cornerman,” the “cutman,” the doctor capable of seeing the invisible wounds, the hardest to heal. Just like the mentors and coaches of a suburban gymnasium, we will be performing open-heart surgeries on the city's damaged tissues and organs. We will be teachers, showing how a jab can become a step towards the other, how giving up sometimes will bring a bigger prize, how to hold your guard so as not to fall and, when you get knocked out and are on the ground, how to get back up.
- Guard and punch!
Imagine, if you dare, a boxer and their hook: they are a hero, fearless and unpredictable, capable of overturning all predictions. They push us to ask ourselves, once again: Who are we? Where are going? What will we leave behind once we’re gone? They hold us against the ropes, where men and women are born again.
- Guard and punch!
It is a matter of time, always. Time to give to literature, to art, to their scars and their prizes. Combination and contamination are key. We are ready to mix the sacred and the profane, what is high and what is low. Without footwork, the arms wouldn’t be able to hit with the same strength and power; power is futile without control and a sharp mind, and the mind is nothing without self-knowledge, without passion and without the heart.
- Guard and punch!
This manifesto is a referee countdown, for your and for us both!
Through each point, we are counting down the seconds. But now we’ve reached zero and the time has come: time for every generation to gather the courage to step onto the ring, time to ring the bell of a new cultural re-evolution.
Let the match begin.
We are Colpitori
We are Boxers
We are Poets
We are Artists
We are Teachers
We are Students
We are Educators
We are Humans
We are Dome “Keating” Bulfaro and Federica Guglielmini, authors of this Manifesto, and its signatories:
Renato “the Surgeon” De Donato Riccardo Mauri
Mario Ireneo Sturla
Mauro Cicarè
Michele Carrieri
Dome Bulfaro (1971), poeta, esperto di poesiaterapia, si dedica alla poesia (di cui sente un servitore) ogni giorno dell’anno. È tra i più attivi e decisivi nel divulgare e promuovere la poesia performativa; ed è il principale divulgatore in Italia della poetry therapy/poesiaterapia. Dal 2021 è docente di Poesiaterapia e Lettura espressiva poetica presso l’Università degli Studi di Verona, nel pionieristico Master in Biblioterapia. Nel 2013 ha ideato e fondato con C. Sinicco e M. Ponte la LIPS - Lega Italiana Poetry slam. Nel 2023, ha ideato e fondato con M. Dalla Valle. P. M. Manzalini e I. Monge la BIPO - Associazione Italiana Biblioterapia e Poesiaterapia, prima associazione di categoria. Ha fondato e dirige Poetry therapy Italia (2020), rivista di riferimento della Poesiaterapia italiana. Ha fondato e dirige (con Simona Cesana) PoesiaPresente – Scuola di Poesia (2020) performativa, scrittura poetica e poesiaterapia. www.domebulfaro.com
(Foto Dino Ignani)
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