Cura e pazienza sono elementi inscindibili dall’arte del restauro, tanto più se l’oggetto del restauro è l’interiorità sofferente di una persona. Perché attraverso la “cura come restauro” – queste le parole con cui chiude il suo libro – la Pavattoni ci dice in fondo, implicitamente, che ogni essere umano è un’opera d’arte spezzata, che dobbiamo avere solo la cura e la pazienza, con amore, di restaurare.
Non si vedeva più, ma è sempre rimasto lì, dov’era nato. Il restauro di Donna che legge una lettera davanti alla finestra di Johannes Vermeer, opera che come una polaroid immortala un momento intimo di una giovane ragazza, ha permesso di scoprire cosa simbolicamente il pittore avesse voluto dipingere sulla parete di fondo, dietro una tenda verde scostata e raccolta alla destra del quadro: un Cupido. Questa figura mitologica dell’amore che per secoli ha riposato sepolto sotto strati di pittura a olio, ci svela di fatto il contenuto amoroso della lettera che la ragazza stringe tra le mani, ritratta di profilo e visibile a mezzo busto davanti alla finestra illuminata a giorno.
Su quella lettera dunque sono depositate parole d’amore che la giovane sta leggendo. O rileggendo? E se il destinatario non fosse lei? E se quella lettera l’avesse appena finita di scrivere lei? E se non fosse lei l’emittente dell’epistola che potrebbe essere? Il marito? L’amante?
Si evince chiaramente dallo sguardo della ragazza quanto lei fosse assorta nel leggere quelle parole, così come si deduce dalla piega del foglio e dalla linea dello sguardo che il testo scritto su quella pagina superi quantomeno la metà del foglio. A colpo d'occhio i più penseranno che la destinataria sia la ragazza. Plausibile ma non certo. Lei potrebbe essere la scrivente che sta rileggendo per l’ultima volta la lettera prima di inviarla a una persona che ama. L’espressione assorta, né felice né triste (come la maschera teatrale dipinta ai piedi di Cupido), semina più incognite che certezze: forse sta leggendo parole in cui le viene detto che una relazione d’amore deve finire, forse lei stessa deve chiudere una storia d’amore…
Laura Panattoni nella sua raccolta Lacrime di un’opera d’arte spezzata, al pari del quadro di Vermeer del 1657, dopo un lavoro accurato di restauro, versando lacrime in forma di versi sul dolore provocato dalla rottura di una relazione (non anticipo altro), ha scoperto ciò che in origine esisteva e non aveva mai smesso di campeggiare vigile sul suo mondo interiore: l’amore, ai suoi occhi a fine restauro di nuovo visibile.
Cura e pazienza sono elementi inscindibili dall’arte del restauro, tanto più se l’oggetto del restauro è l’interiorità sofferente di una persona. Perché attraverso la “cura come restauro” – queste le parole con cui chiude il suo libro – la Pavattoni ci dice in fondo, implicitamente, che ogni essere umano è un’opera d’arte spezzata, che dobbiamo avere solo la cura e la pazienza, con amore, di restaurare.
“La cura poetica come restauro” della Panattoni segue come prassi queste sette fasi:
I. INDAGINE PRELIMINARE
II. OPERAZIONI PRELIMINARI DI MESSA IN SICUREZZA DI UN CUORE SPEZZATO
III. PULITURA DEL DOLORE
IV. CONSOLIDAMENTO
V. STUCCATURA
VI. REINTEGRAZIONE PITTORICA
VII. PROTEZIONE FINALE
Due anni prima che Laura si spezzasse, che il suo cuore metaforicamente si spezzasse, lei si sentiva meno compromessa, / meno violata, / meno deformata, / meno imperfetta, meno travisata, / meno alienata, / meno prosciugata, / più integra, / più intatta, / più innocente, / più soffice, / più candida, / più al sicuro, / più intera.
Si potrebbe speculare molto sul piano estetico circa questo libro e questa struttura di sette parti, affine a quella in quattro parti che adotto nella mia scrittura terapeutica kintsugi, così come altrettanto si potrebbe radiografare sul piano terapeutico tutto il viaggio in versi che la Panattoni compie nei sette capitoli, dalle ore 21:53 del 26/02/2018 alle 06:00 del 13/10/2019. Ma credo che immergersi nell’opera sia la via conoscitiva più viva. Di questi 20 mesi circa che danno forma a un corpus poetico di oltre 120 pagine, ho selezionato tutte le prose e, dovendo operare tagli robusti (esercizio necessario in sede di rivista), solo alcuni testi poetici. Ho scelto guidato dall’intento di preservare il senso dell’opera, con l’auspicio che dopo questo primo significativo passo, il libro possa essere pubblicato per intero.
Donna che legge una lettera davanti alla finestra, di Jan Vermeer,
olio su tela (83x64,5 cm), 1657 circa, Gemäldegalerie di Dresda.
Da Lacrime di un’opera d’arte spezzata
Prose e poesie di Laura Panattoni
I dipinti sono costituiti da più strati,
a partire dal supporto sul quale sono appoggiati (come la muratura del cuore),
con sovrammessi strati di sensazioni che vanno dai più grossolani (sentimenti),
sino a strati a granulometria più sottile (emozioni),
con lo strato pittorico come ultima finitura.
Per dipinti si intendono le opere d’arte che sono state realizzate su una vita,
ma eseguite con differenti tecniche pittoriche.
L’approccio nel restauro di opere d’arte prevede almeno 7 fasi curative.
I. INDAGINE PRELIMINARE
Prima di intervenire direttamente su un’opera d’arte è di vitale importanza conoscerla in modo approfondito e per tale motivo la prima fase di un intervento di restauro sarà un’indagine preliminare, per valutare le caratteristiche del dipinto, analizzare le cause ed i fattori di dolore e sviluppare una conoscenza completa sullo stato di conservazione dell’opera.
Il primo studio da effettuare è l’indagine storica, che ha l’obiettivo di collezionare dati sulle esperienze relazionali, istantanee di emozioni, fotografie di mutamenti personali da cui ricavare informazioni sulle origini del dipinto e su eventuali interventi di manutenzione o restauro.
Inoltre contemporaneamente andrà sviluppata un’indagine visiva, per valutare lo stato di protezione dell’opera ed i fenomeni di dolore macroscopici : andranno analizzati i materiali costitutivi del precordio , la tecnica esecutiva per curarlo e lo stato di presentazione del cuore.
È infine fondamentale approfondire l’analisi tramite indagini diagnostiche su piccoli campioni di dipinto, per fornire una conoscenza dell’opera in oggetto e per garantire un intervento di restauro che non comprometta le caratteristiche psico-fisiche dei materiali costitutivi dell’opera.
In sussurro…BIRD di SYML…
L’unico mio errore è stato darti troppo,
troppo tempo, troppo spazio, troppa stima,
troppa pazienza, troppa premura, troppa disponibilità,
troppa presenza, troppa attenzione,
fiducia, perdono,
troppo cuore, poco cervello,
poco di me e te.01:53 14/04/2018
II. OPERAZIONI PRELIMINARI DI MESSA IN SICUREZZA DI UN CUORE SPEZZATO
Se il dipinto presenta parti a rischio di caduta, in particolar modo a livello strutturale, sarà necessario intervenire con operazioni di messa in sicurezza delle parti di cuore distaccate, attraverso la velinatura di protezione e di preconsolidamento, per garantirne la messa in sicurezza.
La velina consiste nel far aderire alla superficie emotiva uno o più strati di garze o speciali carezze, necessarie a stabilizzare temporaneamente la superficie e garantire la possibilità di esecuzione delle successive operazioni.
L’operazione di preconsolidamento ha l’obiettivo di stabilizzare e consolidare le parti che si presentano decoese e spezzate, sia che riguardino il cuore che la pellicola emotiva.
Questa fase evita la perdita di materiale essenziale, ma non deve interferire con le fasi successive, quindi i materiali dovranno essere selezionati accuratamente, ad esempio il preconsolidamento deve permettere la pulitura in caso di depositi deleteri sul cuore, ma al contempo resistere all’azione curativa del solvente della pulitura per evitare la perdita dell’essenza materica.
Quel puntino,
quel puntino inespugnabile nel mio cervello.23:40 26/04/2018
In sussurro…SORROW di SLEEPING AT LAST…
Piangere con una maschera indifferente
è l’unico espediente che ho,
l’unica speranza che mi è rimasta.00:32 27/04/2018
III. PULITURA DEL DOLORE
L’intervento di pulitura consiste in una serie di operazioni che hanno l’obiettivo di rimuovere dalla superficie del precordio le sostanze estranee, patogene e generatrici di ulteriore dolore sia materico che sensitivo, quali depositi superficiali coerenti e incrostazioni, macchie, alterazioni sensibili, cardiodeteriogene.
In questa fase si include anche il "descialbo", cioè la rimozione degli strati di dolore applicati in passato sulla superficie emotiva.
Andranno effettuati inizialmente dei tasselli di pulitura con diversi reagenti emotivi, utili a definire con esattezza la cura da utilizzare, i tempi di rimarginazione ed il livello di pulitura.
Quindi l’operazione di pulitura dovrà rimuovere le sostanze estranee all’opera, senza intaccare la materia vitale e rispettando la patina patetica e sensitiva che si è formata nel tempo.
È una gabbia metaforica,
una prigione reale,
una gabbia senza serratura,
un lucchetto adibito a mero decoro,
a mera illusione,
un cielo menomato a filo spinato,
nuvole dotate di virtuosismo artificioso,
brezza esalata per coercizione,
luci poste nella direzione sbagliata,
come un trabocchetto,
come un inganno fabbricato solo per intrappolarti.21:29 04/06/2018
E mi ero innamorata senza sentirmi amata
e mi ero sentita vuota con tutta la folla attorno.00:36 06/06/2018
Disertore del mio amore,
disertore del mio cuore.02:20 06/06/2018
Sviliamo i nostri corpi,
straziamo le nostre anime,
ostruiamo i nostri cuori.17:04 07/06/2018
Il dolore si nutre di te,
il dolore ti deforma.12:41 09/06/2018
IV. CONSOLIDAMENTO
Nella prassi degli interventi di restauro, solitamente in seguito all’operazione di pulitura si prosegue con quella del consolidamento, anche se si possono verificare episodi di ricaduta, la fase di consolidamento può avvenire per ogni opera d’arte con periodi di tempo differenti e anche per quelle pronte bisogna tenere conto che i momenti di ricaduta durante la fase di consolidamento fanno parte del processo di cura.
La fase di consolidamento ha l’obiettivo di riconferire coesione al cuore, che si presenta alterato a causa di processi di dolore.
Le opere d’arte presentano 3 livelli per eseguire il consolidamento:
- Adesione tra gli stati costitutivi dell’opera;
- Disgregazione del dolore interessato concernente sia il cuore che il corpo;
- Decoesione o esfoliazione della pellicola psico-fisica.
Nel primo caso l’adesione tra gli strati costitutivi va valutata con un’indagine invasiva, che permette di valutare i vuoti corrispondenti ai punti di distacco sia tra i vari strati che tra il corpo e il cuore.
Il risarcimento dei distacchi è un’operazione delicata, non reversibile e difficilmente controllabile, poiché non si può osservare direttamente, ma si agisce all’interno del proprio precordio.
Solitamente si interviene con la terapia selezionata in base alla compatibilità delle parti costituenti l’opera d’arte, in particolare la parte più intrinseca della struttura emotiva.
Anche nel secondo e terzo caso gli strumenti e le cure consolidanti andranno selezionate in base alle peculiarità psico-fisiche dei materiali originari dell’essenza, in quanto il legante del consolidante va a sostituire o integrare il legante originario del dipinto.
Considerata la non reversibilità dell’operazione, è importante mantenere la ritrattabilità dell’opera per non impedire futuri interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, sia con l’uso del medesimo materiale sia con materiali diversi.
in sussurro…FEAR OF THE WATER di SYML…
UNO SQUARCIO NEL GHIACCIO DI UN INCENDIO:
Ho dei dissidi,
dei vortici
che non riesco a fronteggiare,
a sciogliere,
ad estirpare,
sembra che indossi una corda lungo tutto il corpo
e l’unica cosa reagente,
scatenante una mia forma di funzionamento vitale
è riannodare la corda,
fare nodi diversi,
doppi, tripli,
più piccoli, più grandi
e ognuno di loro,
se lo tocco di nuovo
brucia;
alcuni sembrano tenere intrappolato un urlo,
un grido,
una risposta.
Sono qui fissa stante e non capisco,
mi sento il punto alla fine di una frase,
che ancora non è stata scritta;
sto inerme in un letto,
mi sento intorpidita,
mi si addormentano parti del corpo,
ma non la testa,
ma non il cuore.
C’è qualcosa
che martella,
che mi trascina giù
e mi fa risalire a metà ripetutamente;
ho due occhi cadenti,
che si aprono come due fanali,
sto qui mi contorco,
apro gli occhi e non cambia nulla,
perché anche se li tengo chiusi come un baule,
la mia testa trivella pensieri,
fluisce sguardi dall’interno,
che non riesco a mettere a fuoco.
Sono più di due anni
e sento le martellate ai muri,
vedo i lividi sul mio corpo,
lo rivedo mentre viene sorpreso
e sfondato,
rivedo la perdita della mia verginità,
come la perdita della mia sensibilità corporea,
vedo uno zero di cose
che ci sarebbe dovuto essere
e vedo un meno di cose
che non doveva mai accadere.
Ho avuto un attraversamento improvviso
senza strisce pedonali,
ho avuto un incidente in un connubio di corpi
che non ha avuto reazioni
solo ferite insuturabili,
ho avuto un invito ad un banchetto senza cibo,
senza stoviglie e senza piatti,
a cui non ho partecipato,
c’era solo un tavolo senza tovaglia,
un coltello
e un pezzo di carne da intagliare.ORA: TUTTE E NESSUNA
GIORNO: MAI E PER SEMPRE .
in sussurro… FEAR di SLEEPING AT LAST…
Lasciami ferita,
inguaribile di essere guarita.18:33 08/08/2018
Quando si tratta di nudità di parole,
di crudezza di fatti,
tu diventi un muro invalicabile,
che mi ha sempre sovrastato.07:24 10/08/2018
Hai fatto delle tue debolezze,
un’arma contro di me
e non so il motivo.07:38 10/08/2018
in sussurro… ALMOST OVER di AQUILO…
Come un pensatoio a fine giornata
costellato dalle mie onde,
scandito dalle mio orme.03:59 11/08/2018
Feto senza peso,
prematuro,
ma così puro.06:14 11/08/2018
Perché io mi amo imperfetta,
scevra di illusione,
aspettative e speranze.18:38 11/08/2018
V. STUCCATURA
Stabilizzata e consolidata l’intera struttura, si procede con la stuccatura di lacune, mancanze e fessurazioni e al rifacimento di porzioni di cuore cadute, con l’obiettivo di ripristinare la continuità strutturale e sensoriale e rendere la struttura del dipinto più stabile e leggibile.
Anche questa operazione avviene selezionando i materiali, le cure e gli strumenti compatibili con ogni cuore e ogni corpo.
Il criterio da utilizzare per le soluzioni emotive e fisiche vanno valutate passo per passo e caso per caso.
In sussurro…I FOUND di AMBER RUN…
Si dice chiusa una porta
si apre un portone,
ma per me è come se si fosse chiusa una trappola
e aperta la speranza.07:09 29/08/2018
E c’è un abbaglio,
un fulgore latente
nel tuo nero,
che riaccende il buio
quando mi guardi.19:33 29/07/2018
VI. REINTEGRAZIONE PITTORICA
In seguito all’operazione di stuccatura, generalmente segue la fase della reintegrazione pittorica, che ha lo scopo di ripristinare un’adeguata lettura dell’opera d’arte mediante il collegamento emotivo del corpo e del precordio, laddove siano presenti lacune o abrasioni della pellicola emotiva.
La metodologia e la tecnica reintegrativa andranno valutate passo per passo mantenendo come criterio fondamentale la singolarità del dipinto e la curabilità dell’operazione.
E con quella ferita temporanea
ho imparato una lezione perpetua,
immagazzinato un sistema permanente
di riparazione e di difesa,
interiorizzo la mancanza,
fertilizzo il sentimento,
armonizzo il pensiero.21:52 02/01/2019
È che non sento più quel dosso di dolore,
lo sento come evaporato,
spirato,
che respiro giorno dopo giorno,
per rammentarlo e liberarlo.16:53 06/01/2019
VII. PROTEZIONE FINALE
In alcuni casi, dopo la reintegrazione pittorica si effettua anche una protezione finale che si esegue con ingredienti usati preliminarmente e confacenti dal punto di vista psico-fisico con i materiali originari, con l’obiettivo di proteggere la pellicola pittorica da nuovo e futuro dolore.
Tale operazione è necessaria per proteggere e condividere la pellicola pittorica dall’azione di futuri agenti vitali deleteri.
27 battiti,
27 passi verso l’infinito,
27 respiri prima di donarmi a te.00:25 30/04/2019
Siamo qualcosa di indelebile.
03:16 30/04/2019
In un mondo di occhi giudicanti,
lingue acritiche,
mani indolenti,
quali aspettative avanzate.13:55 01/05/2019
L’ amore non gioca a nascondino
e neanche ad acchiapparella,
non è un documento da archiviare
o un ostacolo da evitare,
non è un oggetto da sistemare
o un appuntamento da organizzare,
l’amore è un imprevisto,
apre senza avere porte,
riempie senza avere corpi,
l’amore non limita,
non separa
e non si imprigiona,
non dipende
è libero e non ha paura,
rende libera la sorgente della tua mente
e apre la botola del tuo cuore,
sembra avere le ali,
ma in realtà invidia tutti i volatili del mondo;
l’amore non è singolo,
non è privato,
non è appartato,
ma è vivo
e ovunque è manifesto
e condiviso al mondo.21:07 10/05/2019
“Parole come lacrime
Persone come quadri
Cuori spezzati come sfregi
Cura come restauro.”
Laura Panattoni è nata a Roma nel 2000, ha studiato studi storico-artistici alla Sapienza e ha frequentato come allieva i corsi alla scuola di PoesiaPresente. È un’aspirante scrittrice e ha come obiettivo futuro lavorare nella formazione con l’arte-terapia. Ha scritto una silloge poetica Lacrime di un’opera d’arte spezzata in cui è centrale la cura del dolore attraverso la poesia. Nel settembre 2022 ha vinto un bando all’Accademia di scrittura Molly Bloom a Roma per la scrittura a quattro mani di un racconto in esposizione alla mostra Arte Liberata 1937-1943 allestita alle Scuderie del Quirinale da dicembre 2022-aprile 2023; il titolo del suo racconto è “Chi sono” e ha come co-autrice la poetessa Gilda Policastro.
Dome Bulfaro (1971), poeta, esperto di poesiaterapia, si dedica alla poesia (di cui sente un servitore) ogni giorno dell’anno. È tra i più attivi e decisivi nel divulgare e promuovere la poesia performativa; ed è il principale divulgatore in Italia della poetry therapy/poesiaterapia. Dal 2021 è docente di Poesiaterapia e Lettura espressiva poetica presso l’Università degli Studi di Verona, nel pionieristico Master in Biblioterapia. Nel 2013 ha ideato e fondato con C. Sinicco e M. Ponte la LIPS - Lega Italiana Poetry slam. Nel 2023, ha ideato e fondato con M. Dalla Valle. P. M. Manzalini e I. Monge la BIPO - Associazione Italiana Biblioterapia e Poesiaterapia, prima associazione di categoria. Ha fondato e dirige Poetry therapy Italia (2020), rivista di riferimento della Poesiaterapia italiana. Ha fondato e dirige (con Simona Cesana) PoesiaPresente – Scuola di Poesia (2020) performativa, scrittura poetica e poesiaterapia. www.domebulfaro.com
(Foto Dino Ignani)
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