Poetry Therapy Italia

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Sabato 3 ottobre si è tenuta presso Poesiapresente Lab a Monza la prima delle tre conferenze organizzate all’interno del progetto "Anticorpi poetici", sviluppato dall’Associazione Mille Gru grazie al contributo della Fondazione Monza e Brianza onlus, sull'utilizzo della poesia in situazioni di fragilità dovute anche all'esperienza della pandemia da Covid-19.
Si riportano qui i video integrali degli intereventi, che vogliono essere strumento di prevenzione primaria e di auto-mutuo-aiuto. 

Questa prima conferenza, dal titolo Poesiaterapia e perdita, è stata moderata da Paolo Maria Manzalini, psicologo clinico e psicoterapeuta che dal 1992 si occupa di riabilitazione psichiatrica e da sempre interessato alla parola, la poesia e il teatro. 
Le relatrici coinvolte sono state tre e ciascuna ha portato il suo prezioso contributo a questo tema così delicato, il rapporto tra perdita e poesia, la perdita che tocca tutti da vicino, perché, come sottolineato durante la conferenza, si parla del  lutto di una persona cara ma anche del vuoto che viviamo a causa di una separazione, la perdita del lavoro, tutto quello che porta nelle nostre vite un vuoto più grande e crea spazio, mancanza.
È lì che la poesia può creare uno spiraglio, si fa strada per illuminare gli angoli bui e porta una traccia, un sentiero del possibile che di nuovo ci apre lo sguardo e il cuore.

Antonella Zagaroli, counselor e poetry therapist, esperta di terapia della Gestalt, ci conduce in un percorso poetico da lei ideato che parte da Caproni passando per un testo di Bertolucci per arrivare ad un mottetto di Montale ed è esempio concreto di terapia poetica basata sull’isoprincipio e sull’arrivo graduale ad un’apertura dopo una fase di vissuto del dolore. 

Marisa Brecciaroli, poetessa e ricercatrice di Poesia e Musica in ambito psicologico, ci parla di questo vuoto e di come la parola poetica possa, grazie a due sue caratteristiche peculiari, la ripetizione e la corporeità, “incaricarsi di esprimere un tale complesso e profondo dolore”. Con l’ascolto di una meditazione poetica, fatta da un testo musicato e da lei stessa creata (Impronte), la Brecciaroli fa vivere a chi l’ascolta la presenza della poesia e “la presenza di assenza” di cui la poesia si fa corpo.

Leonora Cupane, psicologa e psicoterapeuta ed esperta di metodologie autobiografiche nelle relazioni di aiuto, tratta di cosa sia il benessere e di come la parola e, in special modo la parola poetica, sia connessa ad uno spazio vitale creativo che tutti custodiamo e di come essa sia fatta di pieni e vuoti ma “vuoti che sono fertili”. Le immagini e i simboli che fanno parte della poesia sono fluide e ci permettono di conoscere la realtà cambiandola e andando oltre. 

Gli intermezzi poetici sono di Patrizia Gioia, poetessa, designer e cofondatrice di Mille Gru, che legge dal suo libro Tita su una gamba sola (Mille Gru 2012). Tita è una bimba che fin troppo presto impara a camminare con una sola gamba attraverso questo mondo, dopo la morte del suo papà. Patrizia ci fa entrare nella vita di Tita e  tutti torniamo ad avere nove anni e a osservare la realtà con gli occhi di chi non ha timore di dire quello che pensa, di aprire il cuore per amare come e chi vuole e di guardare in faccia il dolore e la paura senza cercare una via di fuga.

 


 

sara rossettiSara Elena Rossetti insegna lingua e civiltà inglese a Sesto San Giovanni. Si è occupata della traduzione di poesie di Christina Rossetti (Edizioni San Marco dei Giustiniani e GalassiaArte) e di Andrea Inglese (Patrician Press). Ha pubblicato una raccolta di poesie (Patrician Press) e alcuni aforismi con Edizioni Pulcinoelefante. Ha lavorato con la compagnia teatrale Favola di Mattoni e ora frequenta il corso di teatropoesia e fa parte del Coro DiVerso diretto da Dome Bulfaro.
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Paolo ManzaliniPaolo Maria Manzalini (Napoli 1963) medico, psicologo clinico, psicoterapeuta si occupa di cura e riabilitazione psichiatrica dal 1992, prima in contesti residenziali e da dieci anni in contesti territoriali. Attualmente Responsabile della Struttura Semplice dell’Area Territoriale Psichiatrica della ASST di Vimercate. Promotore con l’Equipe del CPS di Vimercate della rassegna Far Rumore – Azioni per la salute mentale. Da sempre attento alla parola come fondamento dell’incontro e della comunicazione tra gli umani, negli ultimi cinque anni ha ripreso ad approfondire l’espressione teatrale e ha preso parte alla edizione 2017-18 del Corso di TeatroPoesia condotto da Domenico Bulfaro presso il Teatro Binario 7 di Monza. Responsabile Comitato Scientifico di Lì sei vero – Festival Nazionale di Teatro e Disabilità.
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