David Rossato, counselor e praticante-facilitatore di tecniche sciamaniche, descrive il cerchio sciamanico, un viaggio nel nostro mondo interiore che si compie in uno stato espanso di coscienza, una cerimonia attraverso la quale entrare in contatto diretto con la dimensione spirituale.
L’antica pratica dello sciamanismo, via di accesso diretto al mondo spirituale finalizzata alla conoscenza e alla guarigione, si fonda sull’uso disciplinato di un insieme di tecniche e il viaggio sciamanico è una di queste. Si tratta di un viaggio nel nostro mondo interiore che si compie in uno stato espanso di coscienza, raggiunto attraverso il suono ripetitivo del tamburo.
In molte culture native la realtà non ordinaria, esperita attraverso il viaggio sciamanico, si compone di tre diversi luoghi: Mondo di Sopra, di Sotto e di Mezzo. In questi luoghi è possibile incontrare entità spirituali che gli sciamani chiamano “Alleati” (ma che ritroviamo sotto forme diverse in tutte le culture, come anche nel platonico mito di Er) e che si incontrano per lo più sotto forma di animali – gli “Animali Guida” – e di “Maestri spirituali” (antenati, figure mitologiche, saggi).
Gli “Alleati” ci conferiscono il potere e la conoscenza per aiutare e aiutarci a guarire. La malattia e il disagio, dal punto di vista sciamanico, sono da intendersi come stati disarmonici a livello spirituale. Per questa ragione, prima di poter guarire fisicamente, è necessario raggiungere la guarigione spirituale. La cura, rispetto a uno stato di malattia o disfunzionale, è un’azione, o “pratica”, esterna al soggetto, che viene “somministrata” allo scopo di risanare. Ma guarire è più che risanare, implica il ristabilire l’armonia perduta tra anima individuale e volontà universale, il ripetere l’esperienza della totale perfezione di ogni cosa. La guarigione comprende sempre una scelta animica del soggetto, il quale per risonanza innesca un processo di autoguarigione.
Il Cerchio Sciamanico è una cerimonia di viaggio in gruppo, attraverso cui entrare in contatto diretto con la dimensione spirituale. Formare un Cerchio Sciamanico e farne parte significa sperimentare queste preziosissime esperienze in uno spazio sacro e protetto, al termine del quale i partecipanti possono condividere le loro esperienze come fonte collettiva di arricchimento personale per ognuno dei presenti. In un Cerchio si crea un’unione che va al di là di ogni barriera e pregiudizio a cui siamo abituati quotidianamente.
Durante il Cerchio una o più persone suonano il tamburo e gli altri viaggiano restando comodamente stesi a terra al buio. L’esperienza avviene sotto forma di cerimonia, ogni volta diversa, in quanto la forma esteriore è suggerita dagli “Spiriti Guida”.
La cerimonia dà luogo a un vissuto collettivo di gruppo delle dimensioni transpersonali ed è mossa sempre da un’intenzione precisa. Questa è una delle peculiarità che la differenziano da altre pratiche spirituali, insieme a responsabilità e libertà personali nel cercare e coltivare la propria relazione con il Sacro.
Testo tratto dal libro Così va molto meglio. Nuove pratiche di poetry therapy, AA.VV. Dome Bulfaro (a cura di), Edizioni Mille Gru (Monza, 2018).
David Rossato, è visual e sound designer, counselor, compositore e musicista elettronico.
Affascinato dall'uso del suono nelle relazioni d'aiuto e dalle pratiche di cura in uso in molte culture tradizionali e mistiche, dopo il conseguimento di un master triennale in Gestalt Counseling, si avvicina alla psicologia transpersonale e alle tecniche musicoterapeutiche.
Approda quindi allo sciamanesimo, seguendo il corso biennale del Centro Studi Sciamanici e i corsi della Foundation of Shamanic Studies di Michael Harner. Pratica core shamanism da anni e tiene regolarmente cerchi e seminari.
Simonetta De Donatis frequenta dal 2013 il corso di Teatropoesia tenuto da Dome Bulfaro presso la Scuola del Teatro Binario 7 di Monza ed è una dei componenti dei cori “poetici”: CoroDiverso e PoetiCanti.
Per Mille Gru segue dal 2018 vari progetti didattici, editoriali e culturali.
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